GENESIO CARNEVALE

Sono nato nel 1962 a Pico, un paese della Ciociaria o come preferisco chiamarla Terra di Lavoro, ,dove la "fantasia" non manca di certo e come succede nei paesi dove tutti si conoscono ,il vociare lambiva le mura del paese ,le fantasie e le storie anche cattivelle entravano in tutte le case ,come quella dei lupi mannari descritta anche dal poeta e scrittore Tommaso Landolfi nato anch'esso nel mio paese e fonte di ispirazione per me , le sue storie mi intrigano molto .In un paese dove non c’è nulla ,ti inventi di tutto e ti diverti al meglio creando i tuoi giochi con quello che passa il convento,quindi la Fantasia si trasforma in creatività.

Mi sono avvicinato da autodidatta alla pittura.

Ho frequentato sempre artisti ,ma chi è riuscito a "sbloccare" le mie timidezze e a convincermi a prendere in mano il pennello "tremolante" sono stati gli amici di Ponte Quarello di Marostica,gli "SBITTARTE" di cui sento di ringraziare particolarmente Giancarlo "Gianka" Munari,Stefano Bertoncello ,Fabio Baggio "Bajo" e Luca Zanolli per lo sprone che mi hanno dato ,un ringraziamento particolare ai Maestri Zarpellon "Toni" per i suoi apprezzamenti alla mia pittura "anarchica" e al Maestro Giulio Carandente per i suoi consigli

La mia pittura è l'espressione concreta di pensieri ed emozioni più che ricerca stilistica e tecnica ,mi affascinano gli Espressionisti e Pollock ,mi intrigano gli Impressionisti, amo particolarmente Modigliani ed i suoi colori, ma sono stati i contenuti e le fantasie visionarie di Hyeronimus Bosch di Peter Bruegel ,le forme ambigue di Escher e la creatività visionaria di Arcimboldo e le illusioni ottiche di Octavio Ocampo ad "invogliarmi" a tentare di trasfondere su tela i miei stati d'animo sia privati che riferiti al sociale.

Come sosteneva Paul Klee "l'artista si trova nella condizione di un tronco di un albero" cioè "assorbe" gli umori della terra sviluppandoli in Forme e Colori, ..la mia personale esigenza è, appunto, quella di "assorbire" quanto più possibile dal mondo che mi circonda e dare libero sfogo alla mia creatività riflettendo sulla tela ciò che è "visibile" ma anche ciò che oggettivamente non lo è, ed emozionare sia con i significati che con i colori .Quello che più mi "intriga" della pittura, è l'"assemblaggio" di tanti piccoli "particolari" fino a formare ,l'INSIEME che trasforma i miei pensieri reconditi rendendoli manifesti e VISIBILI, ..e' una sorta di "gioco" con i colori che alla fine ,pennellata dopo pennellata, diventa la piccola "storia" che tento di "raccontare" nel quadro, mi interessa solo esprimere stati emozionali e concetti con il gesto del pennello in una pittura d'impeto, di getto, immagini captate ed "immagazzinate" dalla mia mente giorno dopo giorno, durante la mia vita quotidiana o durante il mio lavoro, immerso tra la folla vociante o nella silenziosa bellezza della natura, che poi riverso sulle mie tele.

Restituire la grande emozione di un pennello che scivola su una tela o su una piastra, a chi si sofferma a guardare le mie opere è la SOLA, gratificante priorità della mia pittura.